Infortuni sul lavoro, i primi otto mesi del 2022 visti dall’INAIL
Tra gennaio e agosto 2022 sono state ben 484.561 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL, il 38,7% in più rispetto ai primi otto mesi del 2021. In diminuzione gli eventi con esito mortale che registrano un -12,3% rispetto all’anno precedente, mentre le patologie di origine professionale sono state 39.367, in lieve aumento (+7,9%).
Secondo i dati INAIL, l’incremento delle denunce di infortunio è un fenomeno attuale in tutte le zone del territorio italiano. Al primo posto per infortuni segnalati si trova il Sud Italia (+53,5%), seguito dalle. Isole (+49,3%), dal Nord-Ovest (+46,6%), il Centro (+41,4) e infine il Nord-Est che registra la percentuale più bassa (+22,2%). Per quanto riguarda le singole regioni, i primi tre posti con più denunce di infortunio sono Campania (+98,6%), Liguria (+67,2%) e Lazio (+63,6%).
L’aumento degli infortuni segnalati riguarda sia le lavoratrici, che registrano un +63,4%, passando dalle 125.049 denunce del 2021 alle 204.383 denunce del 2022, che i lavoratori, con un incremento del 24,9% (da 224.400 a 280.178 denunce).
Stessa cosa vale per la nazionalità dei lavoratori. In aumento gli infortuni degli italiani (+41,3%), ma anche quelli dei comunitari (+23,5%) e degli extracomunitari (+27,7%).
L’incremento delle segnalazioni all’INAIL riguarda tutte le fasce d’età, anche se quasi la metà proviene da lavoratori tra i 40 e i 59 anni.
L’unico dato in discesa riguarda gli infortuni con esito mortale, in diminuzione rispetto agli ultimi anni. L’unica zona d’Italia a registrare un piccolo incremento nei primi otto mesi del 2022 sono le Isole, mentre per quanto riguarda le singole regioni, aumentano gli infortuni mortali in Toscana, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta e diminuiscono in Campania, Abruzzo e Puglia.
Nel 2022 gli incidenti plurimi hanno riguardato solo l’ambito stradale, per un totale di 12 incidenti e 27 decessi, in linea con l’anno precedente.
Le denunce di malattia professionale giunte all’INAIL, con un incremento di 2871 casi rispetto al 2021, arrivano principalmente dal settore Industria e servizi (+7,6%) e Agricoltura (+9,6%). Anche in questo caso l’aumento ha interessato tutte le zone dello stivale e tutte le categorie di lavori, senza distinzione di sesso o nazionalità.
In cima alla lista delle malattie professionali maggiormente denunciate rimangono stabili le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo e quelle del sistema nervoso e dell’orecchio.
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Per ulteriori approfondimenti si rimanda all’articolo dell’INAIL:
Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail dei primi otto mesi del 2022 – INAIL